A LONIGO SI È PARLATO DI ENERGIA E DI CARO BOLLETTE

Importante serata svoltasi a Lonigo (VI) sul tema Energia e rincaro bollette. A presentare la serata un’introduzione di Piero Puschiavo a sottolineare il problema della crisi energetica che sta attanagliando diversi Paesi, Italia in primis, e mette in evidenza ciò che la politica italiana non ha saputo prevedere in termini energetici. Secondo Puschiavo: <<Una passata classe dirigente non ha saputo programmare e pianificare a medio e lungo termine progetti volti all’indipendenza o quantomeno al raggiungimento del minimo di dipendenza in chiave energetica del proprio Paese; vuoi per incapacità, vuoi per sudditanza su giochi di potere oppure per forti condizionamenti di componenti progressiste pervase da un ipocrita ed esasperato ambientalismo, risultato quest’ultimo, molto più ideologizzato che realista. Gli snobbati e boicottati referendum sul nucleare, così come la guerra alla Libia, fortemente voluta per soddisfare gli interessi anglo-francesi, scardinando gli equilibri incentrati dall’Italia nell’instaurazione di un fondamentale rapporto di partenariato commerciale in cui riuscivamo ad acquistare petrolio a prezzi vantaggiosi, sono stati determinanti nel rincaro dei costi e nella mancanza di investimenti votati al fabbisogno nazionale. Da notare che al di là dell’arco alpino troviamo diverse centrali nucleari, a nord-est anche la Slovenia ne vanta una, la Croazia trivella tranquillamente nel mare Adriatico, mentre l’Italia rimane a guardare, inebriata dalle melliflue sirene ‘green’>>.

Flavio Mirandola Consigliere comunale a Lonigo nel Gruppo Misto-Fratelli d’Italia ha rimarcato il fatto che a questa amministrazione il tema energia non interessa oppure ha sensibilità diverse dalla sua idea di amministratore, aggiungendo: <<come gruppo misto ci impegniamo a far capire all’amministrazione che il problema sussiste e queste serate che faremo proprio sui temi di maggiore attualità ed interesse ci daranno spunto per sollevarle in consiglio comunale. Da ricordare che durante uno degli ultimi consigli comunali, la maggioranza ha votato a favore del sostentamento in termini di bollette e altre risorse, ad un gruppo di ucraini che sono scappati dall’attuale situazione di guerra. Cosa questa assolutamente condivisibile ma si è pensato anche ai leoniceni in gravi difficolta soprattutto finanziarie? Le bollette arrivano ogni mese pertanto c’è bisogno di maggior partecipazione da parte della pubblica amministrazione a favore dei propri cittadini. In tutta Italia, le problematiche energetiche continuano ad aumentare e complicarsi ulteriormente, causa, spesso e volentieri, della concorrenza, anche spietata, di molte società, partecipate e non, che si propongono continuamente offrendo servizi, a dir loro, a condizioni strabilianti che, in seguito, si rivelano quasi sempre disattesi in quanto incapaci ad essere mantenuti. Non dimentichiamo la scorsa campagna elettorale, in cui uno dei temi predominanti è stato rappresentato dalla proposta dell‘ex Sindaco Luca Restello; ovvero la proposta di vendere la propria partecipazione in quota al Comune ad un prezzo decisamente alto. Ciò ha innescato una acerrima competizione tra le forze in campo, scaturendo un acceso dibattito tra chi era propenso alla vendita ed il fronte della strenua difesa della Società >>.

In sostituzione al Consigliere Regionale Joe Formaggio impegnato in Consiglio Regionale per la discussione del bilancio è intervenuto Gianluca Pietrosante già Consigliere Comunale a Bassano del Grappa e addetto stampa dell’ufficio di Joe Formaggio. Il suo intervento inizia con il Tema della sovranità: << l’Italia non è uno stato sovrano. Che cosa vuol dire sovranità? La sovranità è quella autorità dove uno stato all’interno dei propri confini può esercitare il proprio potere di azione. I rincari sono aumentati da dicembre 2021. Facile dare la colpa alla guerra in Ucraina cosa assai marginale circa la crisi energetica tanto che il Presidente della Repubblica Mattarella ha fatto un appello contro gli speculatori. Nel 2021 Hera Energia aveva già previsto che entro la fine del 2022, il costo stimato di una famiglia media delle bollette sarebbe aumentato di 1500€ in più in un anno>>.

Ha poi aggiunte che : <<Il Bilancio di previsione per il primissimo triennio della Regione del Veneto ha inserito 1 milione di euro in più rispetto al triennio precedente da destinare ai veneti in termini di sussidi. Inoltre, 300 milioni per il settore della pesca e dell’agricoltura sono stati inseriti a bilancio, circa 100 milioni in più rispetto al triennio precedente tanto che il Presidente Luca Zaia ha fatto marcia indietro per quanto riguarda gli ideologismi legati al green. Infatti la nostra sovranità manca anche perché le politiche energetiche non ci permettono di produrre le risorse che servono al nostro tessuto sociale>>. Riguardante l’attuale Governo ha anche ricordato che: <<La previsione di Bilancio del governo Meloni è considerata dal giornale il sole 24 ore molto coraggiosa e di rispetto delle linee guida europee. L’Isee è stato spostato da 12 mila a 15 mila euro. Il governo ha alzato la platea a mezzo milione di famiglie. La proposta all’ accessibilità ai mutui under 36, é stato prorogato dal governo Meloni. Tasso di natalitá attuale è di 1.1. Aumento degli sgravi fiscale, aumento del congedo parentale per le madri e incrementando del 50% dei sussidi ai neo nati>>.

Infine la parola è passata a Mario Faccioli in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione di AGSM-AIM Energia. Mario Faccioli vanta anche due mandati di Sindaco a Villafranca di Verona e la sua competenza si sposa tra il tecnico e l’amministrativo.

Quasi un’ora di vera lezione magistrale su come si muove il mercato dell’energia e sulle necessità di intervento per fare fronte a questa emergenza che sembra essere stata pianificata ad arte. Secondo Faccioli: <<Le fusioni nascono quando le aziende sono piccole e non possono fornire al cliente finale un prezzo adeguato. Le aziende devono essere competitive nel mercato. I mercati delle comodities, cioè le materie prime come il petrolio e l’energia e lavorano per mercati internazionali. Da quando siamo entrati nell’euro, noi dipendiamo dalle lobbying. Le direttive vengono disciplinate dalle banche e dal fondo monetario europeo; solo qualcosa viene messo dai politici. Agsm e Aim hanno deciso di mettersi insieme per essere più competitive. A livello normativo possono farlo perché all’ interno delle società chi è il proprietario delle reti non può essere il fornitore>>.

Sulla liberalizzazione ha espresso che: <<Agsm e Aim erano holding comunali che hanno dovuto suddividere le varie competenze. Un processo complicato e anche contrastante poiché ci sono visioni politiche diverse. Quando si fa una fusione c’è l’obbligo di fare un piano industriale che in questo caso è stato scelto dall’indirizzo politico del comune di Vicenza e di Verona. Processo che ha portato la società ad essere più forte sul mercato delle forniture>>.

Una relazione dettagliata con la proiezione di diversi slide per far capire più facilmente questi complessi meccanismi che molti amministratori, soprattutto locali, dovrebbero quantomeno conoscere ma che molto spesso sembrano non essere tra i loro primari interessi.

Circolo Fratelli d’Italia Lonigo

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