Comincia a salire il numero di suicidi causati dalla perdita dei propri risparmi fagocitati dalle gestioni truffaldine delle oramai note Banca Etruria e Banca Popolare di Vicenza. Ieri l’ennesimo gesto estremo di un anziano pensionato che si è visto azzerare il proprio credito verso l’istituto vicentino.
L’indignazione e lo sgomento si sono diffusi ovunque, ma nessun cenno di concreta azione giudiziaria verso chi ha realmente raggirato, truffato, rubato alla luce del sole i risparmi di una vita a questo anziano.
Raggiro, sottrazione indebita, truffa, sono reati che si possono tranquillamente attribuire al consulente bancario che ha consigliato l’investimento, al direttore di filiale che ne ha avallato la richiesta, al capo area che sapeva dell’inganno…fino al Presidente della Banca quale “orchestratore” del colossale raggiro…che ha coinvolto finora circa 56mila clienti.
Tutte queste persone hanno un nome, cognome ed una residenza, salvo il Presidente che, pare si sia dato alla macchia…e nonostante tutto la magistratura guarda altrove.