La battaglia di Sorio fu combattuta tra il 7 e l’8 marzo del 1848. Una battaglia poco ricordata poiché fu combattuta da reparti austriaci ben addestrati e giovani crociati, moltissimi dei quali universitari provenienti da Padova, Treviso e Bassano con pochissima esperienza militare. A loro si aggiunsero 200 volontari arrivati da Schio guidati da Clemente e Arnlado Fusinato (a quest’ultimo gli fu dedicata la scuola elementare di Sorio che ho frequentato). Una compagine comandata da Marcantonio Sanfermo di poco più di 2000 ragazzi, dei quali solamente 100 erano artiglieri provenienti da Vicenza . Sebbene animati da grande entusiasmo e patriottismo non poterono fermare l’avanzata di oltre 3000 soldati regolari austriaci composti da fanti e artiglieri di buona esperienza. La battaglia di Sorio (oggi frazione del Comune di Gambellara) e Montebello, forse la prima del Risorgimento italiano, si concluse con una disordinata ritirata dei crociati verso Vicenza, alcuni furono fatti prigionieri e condotti a Verona mentre altri giacevano sul campo. A questo sacrificio i comuni di Gambellara e Montebello dedicarono un obelisco sul monte Guglia inaugurato l’8 aprile 1868 ancora oggi visitabile (foto sotto). L’immagine di testa raffigura la battaglia in un affresco all’interno dell’Hotel Fracanzana a Montebello Vicentino.