BERLUSCONI DECADE,TUTTO RIMANE INCOMPIUTO

La decadenza di Berlusconi dimostra, ancora una volta, che in Parlamento siedono ciarlatani e venduti di ogni risma. Da anni si cerca di escludere Berlusconi dalla politica e “finalmente” lo si è fatto, nel peggiore dei modi secondo lo stile peggiore, pure con l’aiuto dei Senatori a vita, che forse in qualche modo si dovevano sdebitare nei confronti di chi li ha nominati. In atri Paesi che si dicono “civili”, dove gli errori dei politici di spicco si pagano immediatamente, da Kohl a Clinton, la figura di Berlusconi non sarebbe mai potuta scendere in politica, per la questione dei conflitti di interesse.Ma come spesso capita in Italia, il richiamo del successo a qualunque costo fa superare ogni altra valutazione. Infatti l’avvento del Cavaliere ha fatto la fortuna di molti, e sulla scia dei suoi successi personali più di qualcuno ha costruito le proprie fortune, assicurandosi personalmente tutto il possibile, senza lasciare alcuna traccia politica tangibile e concreta.

Tutti sul suo carro, dal “centrodestra” post democristiano, post socialista, post liberale e quant’altro, a tanta altra destra, adagiatasi sui soffici divani che vanno dal Parlamento ai salotti buoni. Tutti ad assaporare i frutti della “dolce vita” berlusconiana, ma nessuno sguardo al futuro, al popolo, o a quella sciagurata base militante che sta ancora sotto la neve e in mezzo al fango a dare il buon esempio e a far propaganda. Anzi andava tenuta a debita distanza probabilmente per evitare di dover “spartire”, in nome di una becera “presentabilità”.

Nessuno spazio concreto per le storiche idee innovatrici tenute anch’esse ben nascoste per paura di liberare chissà quali fantasmi. Idee che oggi potrebbero essere ancora la giusta ricetta ad una crisi finanziaria voluta e perseguita dai padrini del golpe istituzionale eufemisticamente chiamato “governo Monti”, con la complicità di chi l’ha sostenuto sin da subito per alto senso di “responsabilità”. Ora tutti giù dal carro, tutti dall’altra parte, tutti voltagabbana, come giustamente ci vedono gli altri Stati europei. “Gesta” che davvero non ci fanno onore, in attesa di una sentenza che ora non ha più valore, se non per la vicenda personale del Cavaliere.

Esce di scena così, come un delinquente comune, non lasciando nulla riguardo i suoi mandati e i suoi programmi. Tutto incompiuto!

Rimane il ricordo di qualche bella donna, qualche allegra battuta…e la sua grande responsabilità di aver scelto alleati avidi di potere, inconcludenti, mediocri e dimostratisi completamente inaffidabili, incapaci di cogliere quella eccezionalità che ha rappresentato il periodo del populismo berlusconiano e le potenzialità insite in esso per l’Italia. Ora ripiombiamo nelle mani del partito dell’anti – nazione e della sua opera di smantellamento, di svendita e di rapina, tutti gaudenti, tutti plaudenti.

L’Italia continua ad essere infetta della sindrome da 8 settembre, sebbene con altri sproporzionati toni e motivazioni…quindi che cosa dovremo aspettarci dagli altri Stati europei, in primis la Germania?

Brindiamo alla sconfitta quindi…come si fece al Quirinale alla fine degli ultimi mondiali di calcio!

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